Dalla selezione delle piantagioni, alla tostatura. Dalla miscelazione al confezionamento.
Tutte le miscele Di Giampaolo nascono dalla scelta di materie prime di altissima qualità. Ogni lotto di caffè appena raccolto arriva in azienda per essere studiato e analizzato, poi tostato e assaggiato. Quella che alla fine chiamiamo “miscela” o “blend”, raggiunge infine la linea di confezionamento assegnata, dove gli sarà cucito addosso il suo vestito migliore. L’azienda ospita, all’interno nel proprio stabilimento, la sola produzione di prodotti biodegradabili e compostabili certificati.

LA SELEZIONE
Tutte le miscele Di Giampaolo nascono dalla scelta di materie prime di prim’ordine
Verificato che il lotto sia conforme agli standard di riferimento, procediamo all’acquisto.
Una volta giunto in azienda, il caffè, contenuto nei grandi sacchi in cui viene trasportato, viene comparato con il campione precedentemente esaminato. Superata la comparazione il lotto viene riposto in un’area dedicata a condizioni ambientali controllate.

LA TOSTATURA
Produciamo solo per mono origine
Conclusa la fase di approvvigionamento, si passa alla produzione: attraverso un software dedicato, vengono stimate le quantità da lavorare in relazione alle giacenze esistenti, così da produrre solo il caffè necessario e garantire costantemente la massima freschezza, nel rispetto dei tempi di degassaggio.
La tostatura rappresenta la fase che, più di tutte, influenza la resa qualitativa di ogni caffè. Per questo motivo l’azienda, ancora oggi, produce per mono origine, pur avendo a disposizione l’impianto più tecnologico ora disponibile sul mercato, permettendo ad ogni tipologia di caffè di essere trasformata secondo i suoi tempi e le sue temperature ideali, in modo stabile e ripetibile.
Completata questa fase, ogni mono varietale attraversa un macchinario per la selezione dei chicchi, l’esclusione di corpi estranei e il controllo del peso. Il viaggio del caffè termina poi nel silos di maturazione assegnato, dove ogni tipologia riposa per un periodo prestabilito e determinato della stagionalità, al fine di effettuare il suo primo degassaggio.

LA MISCELAZIONE
Le varie mono origini vengono prelevate e miscelate
Attraverso questo passaggio andiamo a ricomporre la ricetta originale, lungamente sviluppata dal mastro tostatore, unendo in miscela le mono origini da lui scelte.
Rispettati i tempi di maturazione in silos, le varie mono origini vengono prelevate e miscelate per un periodo stabilito, attraverso un procedimento automatico che ne garantisce la precisione dello 0,1%, e la massima efficienza in termini di distribuzione dei chicchi.
Quella che ormai possiamo chiamare “miscela” o “blend”, raggiunge infine la linea di confezionamento assegnata, dove gli sarà cucito addosso il suo vestito migliore.

IL CONFEZIONAMENTO
Solo prodotti biodegradabili e compostabili certificati
L’azienda ospita, all’interno nel proprio stabilimento, la sola produzione di prodotti biodegradabili e compostabili certificati, dedicandosi dunque soltanto al caffè in grano e alle cialde per uso prettamente professionale.
Due linee altamente automatizzate accolgono il caffè proveniente dall’area di miscelazione. Qua, mille attenzioni si dedicano a realizzare la miglior confezione capace di mantenere la qualità fino al momento dell’utilizzo.
In ogni sacchetto Di Giampaolo è presente una valvola unidirezionale, che consente all’azoto di uscire dalla confezione, senza permettere all’ossigeno di penetrarla, ossidando così il prodotto. All’interno di ogni sacchetto, che garantisce una barriera totale con l’esterno, contro agenti climatici come la luce solare, l’umidità e la temperatura, si crea dunque un microclima ideale alla conservazione e alla maturazione.
La linea di confezionamento in cialda, prevede invece, un ulteriore passaggio; il controllo del grado di macinatura per ottenere l’estrazione perfetta, una crema persistente e un gusto unico. Una volta macinata la miscela viene adagiata su due veli di carta filtro, saldata, tagliata e confezionata in atmosfera protettiva. Il processo di macinatura espone il caffè ad un deterioramento molto più rapido, causato dalla maggior superficie d’attacco che ha a disposizione l’ossigeno sul caffè. Pertanto è indispensabile un gas inerte, che riduce allo 0,1% il residuo di ossigeno, perfezionando ulteriormente il suo mantenimento sino al momento dell’utilizzo. Attraverso la cialda riusciamo a ottenere l’espresso del bar, davvero, ovunque si voglia.

LO STOCCAGGIO E LA DISTRIBUZIONE
Dopo il confezionamento il prodotto riposa nel magazzino fino a maturazione
Terminato il confezionamento, il prodotto risiede in un area a condizione ambientale stabile dove riposa. Stiamo assistendo al secondo degassaggio che il prodotto compie direttamente in sacchetto sino al momento in cui verrà lavorato dal barista. Le tempistiche di maturazione sono variabili, anche in funzione della stagione che determina la temperatura ambientale a cui viene sottoposto. Trascorso il tempo adeguato, un assaggiatore professionista degusta ogni lotto in uscita, giorno dopo giorno sino a che lo riterrà pronto. Solo in questo momento verrà aperta la sua distribuzione.
D’ora in avanti il prodotto passa al reparto logistica, che si occuperà, non solo di accompagnare il prodotto dal magazzino al cliente, ma anche di garantire lui, tramite monitoraggio continuo, che ogni aspetto dell’estrazione avvenga secondo i migliori standard di qualità.